Primo piano

I valori del Vangelo e della cooperazione da una parte,ma anche la necessità che si trasformino in progetti per la comunità, occasioni di lavoro concrete per i giovani, iniziative che colmino le lacune dei territori e rispondano ai loro reali e mutevoli bisogni.
Confcooperative Sicilia ha preso parte con la funzionaria Anna Ciuro ad un incontro relativo al Progetto Policoro, della cui filiera la confederazione fa convintamente parte da decenni.Il confronto di sabato si è tradotto in un'occasione utile per tracciare un bilancio del cammino percorso e soprattutto per definire obiettivi e linee guida in prospettiva, per migliorare i risultati di un'attività che da decenni coinvolge i giovani, che grazie ad un'attenta formazione, diventano animatori di comunità e dunque figure strettamente connesse alla cooperazione sociale ed al ruolo che gioca ma può giocare sempre meglio, assecondando, e spesso anticipando, interpretando, i cambiamenti della società e le esigenze dei territori, in termini di servizi ma non solo. Anna Ciuro ha posto l'accento sulla versatilità della cooperazione e su come sia prezioso strumento quando si hanno obiettivi comuni. "Al contrario- aggiunge Ciuro- quando viene meno la fiducia nell'uomo, quando viene meno l'interesse per il bene comune, anche il nostro ruolo rischia di vacillare. Noi non siamo un'organizzazione statica, immobile e immutevole. Siamo l'esatto opposto. Laddove si verifica un fallimento, la cooperazione trova soluzioni e crea ripartenze. Siamo sempre pronti a seguire i cambiamenti e ad adeguarci alle situazioni che si propongono volta per volta. Quello che fanno le cooperative è ben altro che mercatizzazione dei servizi". Il riferimento è al settore sociale e al timore che con la mera vendita di servizi , si possano determinare nuove sacche di povertà". Parole fuori dai denti, grazie alle quali, nell'ambito dei tavoli tematici, è stato possibile sviscerare tutte le questioni irrisolte e le lacune da colmare per fare del Progetto Policoro una sfida sempre vinta.