PESCA TRADIZIONALE NELLO STRETTO, PRESIDIO SLOW FOOD
L'evento con cui si festeggerà il prestigioso inserimento vedrà Confcooperative Sicilia protagonista, rappresentata dal presidente di Fedagripesca regionale, nonché presidente della sede territoriale di Messina, Nino Accetta e da Antonella Donato, presidente dell'Associazione Feluche e consigliere del comitato territoriale.
La notizia è di quelle assolutamente degne di nota: la pesca tradizionale nello Stretto di Messina è adesso Presidio Slow Food. L’inserimento nell’ambito elenco sarà festeggiato da domani al 19 Maggio nell’ambito della manifestazione “Il mare chiama”: tavole rotonde, incontri, forum, laboratori.
Confcooperative Sicilia sarà ben rappresentata, dal presidente di Fedagripesca Sicilia e dalla presidente dell’associazione Feluche dello Stretto, nonché consigliere del comitato territoriale di Confcooperative Sicilia- sede territoriale di Messina, Antonella Donato.
Entrambi prenderanno parte, con i loro interventi, all’evento organizzato dal Comune e da Slow Food Messina e promosso da Messina Food Policy.
Il Presidente Accetta sarà, nel pomeriggio di domani, giornata di inaugurazione, uno degli importanti relatori che, secondo una suddivisione in macro-aree tematiche, si avvicenderanno nel corso della giornata. Parlerà di Mobilità e Sviluppo (in) Sostenibile,Durante la giornata del 18 Maggio, invece, Antonella Donato prenderà parte al momento introdotto da Vittorio Castellani alias Chef Kumalé Cuoco (giornalista, gastronomo, fondatore dell’Associazione The Cous Cous Clan).
“L’istituzione del Presidio Slow Food della Pesca Tradizionale dello Stretto di Messina è il primo passo concreto verso l’attuazione della mission di Messina Food Policy, che è quella di sviluppare “politiche a sostegno della transizione ecologica e di contrasto ai mutamenti climatici e alle disuguaglianze socio-economiche, riconoscendo nel cibo un elemento trasversale per perseguirle”. Sono circa 600 i presidi che riguardano il mondo della pesca, della pastorizia, dell’artigianato, dell’agricoltura, della viticoltura in 70 Paesi. Nel caso di Messina, lo scopo è quello di sostenere i pescatori e di salvaguardare un modello di pesca che viene così considerato patrimonio culturale ed economico. Da questo passo ne potranno scaturire altri, verso l’apertura di nuovi eventuali segmenti di mercato collegati al presidio (trasformazione, distribuzione di un prodotto a marchio Slow Food, paesca turismo).
Saranno presenti, nelle tre giornate dell’evento, i rappresentanti delle istituzioni, con gli onori di casa del sindaco Federico Basile,i rappresentanti del mondo Slow Food ma anche delegazioni provenienti da diversi Paesi del Mediterraneo.