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Ddl Enti Locali: "No a limiti alla presenza delle donne nelle giunte"

Ddl Enti Locali: "No a limiti alla presenza delle donne nelle giunte"

In vista della mobilitazione indetta per il prossimo 15 Ottobre, la Presidente della Commissione Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative Sicilia, Tania Arena esprime dissenso per la paventata istituzione di un limite al numero di donne nelle giunte comunali. Il Presidente di Confcooperative Sicilia, Gaetano Mancini sottolinea, intanto, il prezioso ruolo femminile nella cooperazione.

venerdì 4 ottobre 2024
“La presenza delle donne nei luoghi di potere, in cui si assumono le decisioni che riguardano la nostra terra, deve trovare porte spalancate, non strade sbarrate “per legge”. Quest’ involuzionismo ci preoccupa e dispiace”.
La Commissione Dirigenti Cooperatrici di Confcooperative Sicilia contesta aspramente la prevista imposizione di un tetto alla presenza femminile nelle giunte dei comuni con più di tremila abitanti, inserita nel Disegno di Legge sugli Enti Locali in discussione al Parlamento Siciliano il prossimo 15 Ottobre. Le donne di Confcooperative Sicilia, rappresentate dalla presidente, Tania Arena annunciano, pertanto, la propria adesione e presenza massiccia alla mobilitazione indetta in segno di protesta dalle donne della politica, in maniera trasversale, contro una previsione inaccettabile.
“Le donne appartengono a tutti i luoghi di potere - tuona Tania Arena- Non devono rappresentare delle eccezioni, né tantomeno degli elementi di facciata e non devono certamente subire limiti alla loro partecipazione. Siamo pronte a scagliarci con forza contro l’ennesimo atto di discriminazione, un vero e proprio abuso che si potrebbe consumare in queste ore nella nostra terra. Le donne siciliane- ricorda la presidente della commissione delle cooperatrici dell’isola- sono italiane, europee. Ci indigna pensare che la Sicilia debba rimanere indietro soltanto a causa di una volontà politica forse timorosa di un’eventuale ascesa femminile nei luoghi della politica e dell’amministrazione pubblica. A muovere una previsione come quella inserita nella proposta in discussione all’Ars è evidentemente un mai superato maschilismo che, al netto di operazioni di facciata che lasciano il tempo che trovano, riemerge oggi malauguratamente in tutta la sua assurdità e che diventa, nel 2024, francamente paradossale”.
Alle dichiarazioni di Tania Arena si aggiungono quelle del Presidente di Confcooperative Sicilia, Gaetano Mancini.
“Confcooperative Sicilia-afferma Mancini- ha sempre visto nella partecipazione delle donne, a tutti i livelli, una grande opportunità. Non è un caso se gli ultimi rinnovi dei nostri organismi hanno visto un sensibile incremento della percentuale delle donne elette. La cooperazione -ricorda il Presidente- ha spesso, peraltro, soprattutto i settori come il sociale o il turismo,una connotazione marcatamente femminile ed anche le cooperative agricole sono sempre più declinate al femminile. Le donne rappresentano un valore per le organizzazioni che guidano, sia private che pubbliche, e la nostra esperienza ci dice che il loro contributo è spesso determinante per il successo. Per questa ragione-conclude Mancini- non possiamo condividere l'idea di mettere un limite al numero di componenti donne nelle giunte comunali. Contiamo,invece,su un loro sempre più ampio coinvolgimento,senza che questo sia mosso dell'identità di genere, ma semplicemente da questioni di merito”.