Budget di Salute, all'Ars l'appello di Federsolidarietà
Da un lato l'appello lanciato da Confcooperative Federsolidarietà Sicilia, dall'altro l'impegno bipartisan registrato. Il convegno di oggi all'Assemblea Regionale Siciliana è stato l'occasione per fare il punto della situazione e rilanciare l'idea di un tavolo anche per la revisione della legge 22/86.
Un sistema socio-sanitario piu ordinato,in cui il territorio e le istituzioni possano dialogare,che possa contare su una migliore organizzazione operativa delle regole che vigono sul budget di salute e che sia in grado di immettere risorse per i Comuni o comunque per gli enti che erogano i servizi. Questo l'appello partito da Confcooperative Federsolidarietà Sicilia attraverso l'intervento del presidente Salvo Litrico
nel corso del convegno organizzato all'Ars dal Movimento 5 stelle. Litrico ha ricordato le difficoltà che gli enti locali incontrano nel sostenere i costi dei servizi resi dalla cooperazione sociale,ma ha al contempo espresso soddisfazione per l'impegno che la politica,jn maniera bipartisan, sembra essersi assunta. Le garanzie fornite dal presidente della Regione come dal presidente dell'Ars e l'orientamento emerso anche da parte delle forze politiche di opposizione lasciano ben sperare,purché si eviti che i diversi strumenti e le diverse leggi si accavallino anziché integrarsi.
"Sì è certamente aperto un fronte bipsrtisan-ribadisce Litrico- sui temi della salute mentale e del Budget di Salute, ma senza un adeguato sistema organizzativo,che permetta di gestire l'esistente,il nuovo ddl rischia di tradursi in un boomerang,lasciando i distretti sociosanitari da soli in questa partita". Confcooperative Sicilia torna a chiedere,inoltre,la convocazione di un tavolo,anche per la revisione della legge 22/ 86 "che regge il settore da 40 anni-conclude Litrico- e non può essere abbandonata