Asili nido,in Sicilia attenzione alla sostenibilità
A margine dell'incontro di oggi con l'assessore Nuccia Albano e la dirigente generale Maria Letizia Di Liberti, Confcooperative Sicilia, Fism e Legacoopsociali esprimono la loro unanime,posizione e sollevano questioni precise.
“E’ necessario e urgente rivedere i parametri di funzionamento dei servizi educativi per la prima infanzia in Sicilia” .
Lo dichiarano Dario Cangialosi, Presidente della FISM; Giuseppe Fiolo,
Presidente Legacoopsociali; e Luciano Ventura, Segretario Generale Confcooperative Sicilia.
A margine dell’incontro di oggi presso Assessorato Famiglia e Politiche familiari, con l’Assessore Nunzia Albano e il Dirigente Generale Maria Letizia Di Liberti, è stato ribadito l’impegno a rivedere, alla luce delle norme nazionali di istituzione del Sistema integrato 0/6 anni, i parametri che regolamentano gli asili nido, e adeguare le tariffe riferite al convenzionamento degli Enti del terzo settore, suggerite dalla Commissione Tecnica Nazionale per i fabbisogni standard.
Negli ultimi anni l’impatto economico causato dall’inflazione spinta dagli aumenti energetici, dai costi per gli acquisti alimentari e altri generi di consumo, ma soprattutto ai legittimi aumenti degli stipendi degli operatori dovuti ai rinnovi della contrattazione collettiva, ha portato ad incrementare di quasi il 30% dei costi annui dei gestori dei servizi educativi 0/3 anni, per lo più Enti del Terzo settore e Comuni.
La costruzione di nuove strutture da sola non può bastare ad incrementare l’offerta da destinare alle famiglie siciliane, servono interventi di sostegno immediati e concreti.
Il futuro della Sicilia è fortemente legato all’attenzione che decidiamo di rivolgere all'educazione dei bambini e ai bisogni delle famiglie, che necessariamente dobbiamo continuare a garantire con tutti gli strumenti a disposizione.
Prendiamo atto con soddisfazione che il Governo regionale intende giocare con forza la partita che porti la Sicilia entro il 2030 agli obiettivi fissati dall’Europa"